GIANCARLO
PEDICONIfotografie

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Giancarlo Pediconi è nato a Roma nel 1937, laureato in Architettura presso l’Università “La Sapienza“ di Roma nel 1965;  è stato membro  del Consiglio di direzione dell'AGERE dal 1985, ,  del   Consiglio   dell'Ordine  degli  Architetti di Roma e Provincia dal 1995 al 1999, Presidente   della   Commissione   Specifiche    dell' Ordine   degli   Architetti   di   Roma   e     Provincia,    della    Commissione Deontologica dell'Ordine degli Architetti 1996-99, docente a contratto presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza – Facoltà di Architettura per il Corso di Laurea in Architettura degli Interni e Arredamento cattedra di Laboratorio di Architettura degli Interni, più volte membro della  Commissione di  Esami  di Stato per l'abilitazione Professionale degli Architetti.
Ha pubblicato, nel 2001, insieme a M.P. Maino, “Il Palazzo dell’ Acquedotto Pugliese” analisi storico-critica dell’ architettura di questo edificio di Bari con una documentazione dell’ architettura degli interni del palazzo creata da Duilio Cambellotti ed una catalogazione dei mobili disegnati dal maestro romano.
Ha partecipato ad alcuni importanti progetti di opere pubbliche con il noto studio Paniconi -Pediconi, di cui ha ereditato l'attività e l'esperienza professionale. Attualmente svolge la sua attività come associato dello studio C. e GC. Pediconi R. Magagnini Architetti Associati.
In particolare ha eseguito progettazione completa di edifici pubblici, per residenze singole, collettive, private e pubbliche, per lo sport e il turismo, per i servizi sociali (ospedali, scuole, chiese).
Ha svolto incarichi per importanti enti pubblici e privati, quali il Ministero delle Poste, il Ministero degli Esteri, il Consorzio per gli Impianti Sportivi, IACP (Istituto Case Popolari), Comune di Roma, Agenzia Romana per il Giubileo, il Comune di Lucca.
Alla sua attività di progettista ha sempre affiancato la fotografia come passione, coltivata fin dalle prima gioventù, complice il regalo paterno di una Leica F.
La predilizione per il BN e un periodo di pratica formativa nella camera oscura, con lunghe ore notturne rubate al riposo, hanno alimentato questo interesse inducendolo a intensificare questa attività, ma restando sempre nell’ ambito amatoriale.
La macchina fotografica come mezzo di libertà, appagamento di curiosità, compagna di viaggi, di ricerca, di indagine, di scoperta, di reinvenzione della realtà, sia per la sua professione di architetto, sia come piacere personale di catturare e fermare sulla pellicola, prima, su un file, oggi, situazioni e ambienti diversi con scatti attentamente studiati o istantanee ragionate.
Ha esposto a Roma con delle personali nella Galleria dell’ Oca di Luisa Laureati Briganti nel 1996 e nel 2007, a Napoli a Palazzo Gravina, Facoltà di Architettura Federico II, nel 2010.
Il 20 luglio 2013 il Comune di Orbetello lo invita per una personale nella seicentesca Polveriera Guzman, il tema è il territorio dello Stato dei Presidi con foto in BN e per la prima volta a colori i sorprendenti interni dell’ abbandonata fabbrica SI.TO.CO. a Orbetello Scalo.